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Il desiderio di volare è insito nella natura dell’uomo.

Lo testimoniano i tentativi di volo dal sapore più o meno leggendario di cui è costellata la storia dell’umanità, fino ad arrivare, nel XX secolo all’invenzione dell’aereo.

L’uomo finalmente mette le ali, anche se si tratta di ali fisse, imbarcandosi su aerei che nel tempo si sono prestati a diversi scopi, dall’uso bellico, al trasporto di persone, alla spedizione via aerea di merci.

Da allora, mezzi più pesanti dell’aria, dotati di motore cominciano a solcare i cieli di ogni parte del mondo, avvicinando luoghi un tempo quasi irraggiungibili.

Aggiornamenti tecnologici successivi l’hanno reso il mezzo volante più veloce, conveniente e sicuro a nostra disposizione. Ecco perché ancora oggi resta quello più impiegato per il trasporto di passeggeri e la spedizione via aerea di merci.

All’origine delle spedizioni internazionali via aerea

Il primo aeroplano vede la luce il 17 dicembre del 1903, per iniziativa di Orville e Wilbur Wright, due fratelli statunitensi inventori del primo mezzo in grado di sollevarsi da terra e di volare grazie a un motore.
Flyer non somigliava molto ai nostri aerei passeggeri o destinati alle spedizioni via aerea.

Era un biplano, cioè aveva due coppie di ali sovrapposte e non una sola, e per decollare utilizzava una rotaia, facendosi spingere da una specie di catapulta.

Quel 17 dicembre per la prima volta un uomo si alzò in volo su un mezzo meccanico.

Prima di allora l’uomo aveva provato a volare impiegando la sola energia muscolare: noti sono per esempio gli studi di Leonardo da Vinci. Ma le braccia v, seppur ben allenate, non potevano bastare, tanto meno per trasportare altri uomini o per spedizioni via aerea di merci.

Era necessaria una quantità decisamente maggiore di energia, quella che poteva garantire il motore a scoppio, inventato poco dopo il 1870 e impiegato poi dalle automobili.

Fu proprio a questa tecnologia che si affidarono i fratelli Wright.

Dopo il Flyer

Non più solo giocattoli ma veri e propri mezzi di trasporto che a distanza di pochi anni avrebbero consentito lo spostamento di persone e la spedizione via aerea di merci.

Questo volle dimostrare nel 1909 Louis Blériot attraversando il Canale della Manica con un aeroplano.

E di lì a poco la sua tesi fu confermata. Gli aerei furono usati in guerra dal 1910 e poi nella Prima guerra mondiale.

All’inizio furono impiegati soprattutto per la spedizione via aerea di ricognizioni, non armati. Poi cominciarono i combattimenti aerei, che si diffusero massicciamente durante la Seconda guerra mondiale.

Si attese che fossero abbastanza affidabile poi per affidare agli aeroplani la spedizione via aerea della posta e poi il trasporto di passeggeri. Era la fine degli anni ’10 del Novecento.

Dal 1919 in poi si ebbero i primi servizi regolari di spedizione internazionale via aerea con destinazione in Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti.

A partire dagli anni ’50 si passò su larga scala ai motori a reazione, cambiamento che portò con sé la riduzione dei tempi di viaggio anche per le spedizioni internazionali via aerea più lunghe. Inoltre consentì la costruzione di aerei più grandi e dalla capienza maggiore.

La portata rivoluzionaria dei nuovi motori è testimoniata anche dall’accelerata dell’uso dell’aereo come mezzo di trasporto viaggiatori sulle grandi distanze: a fine anni ’60 l’aereo supera la nave ed è ai giorni nostri il mezzo di trasporto più sicuro che esista sia per le persone che per le spedizioni via aerea di merci.

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